Gardaland è il primo parco a tema che ho visitato, dove all’età di 6 anni ho scoperto che la fantasia poteva essere esplorata anche fisicamente e non solo nella mia mente, è il posto dove ho portato le mie prime fidanzatine, dove ho portato mia moglie, dove ho portato mio figlio di soli 40 giorni, ma è anche il luogo dove da tempo non provo più delle sensazioni emotivamente rilevanti.
Non critico chi lo elogia e lo ama alla follia indipendentemente da quello che il parco possa proporre, io di loro sono invidioso.
Sono invidioso di questo loro amore incondizionato, delle emozioni che ancora riescono a provare e dei ricordi piacevoli che il parco riesce dare.
Ma sono anni ormai che sono diventato intollerante verso il parco numero 1 d’Italia.
Ogni volta che varco il cancello il giorno dell’inaugurazione faccio un lungo respiro e mi dico “dai su goditi la giornata, che sarà mai?”
Purtroppo però i buoni propositi finiscono nel giro di poche ore.
Sarà che ho visitato circa 100 parchi in 3 diversi continenti, sarà che visito spesso parchi di fama mondiale, sarà che il mio palato si è “imborghesito”?
Probabilmente è così, o no?
La mia tristezza deriva da molti fattori, ma quello predominante è il seguente:
Gardaland è un’istituzione, ha creato in Italia il concetto di parco a tema, ha cresciuto la mia generazione con gli spot di Bim Bum Bam, le attrazioni di fama internazionale, dalla Valle dei Re ai Corsari, ha intrattenuto con show dal vivo, parate, fuochi d’artificio.
Nei suoi primi 30 anni ha creato nella mente dei suoi visitatori un modello, uno standard che in molti hanno cercato di ricreare aprendo parchi a tema in lungo ed in largo per il belpaese.
Purtroppo negli ultimi 20 anni le cose sono molto cambiate.
Con l’arrivo di un mega gruppo si auspicava che tutto potesse andare al doppio della velocità senza che la formula Gardaland venisse alterata, invece è successo l’opposto.
Quando sei una piccola azienda indipendente le decisioni sono più rapide, apportare migliorie e novità è tutto più rapido, quando fai parte di un grande gruppo quotato in borsa quello che conta non è la soddisfazioni del cliente ma il rendiconto trimestrale.
Se gli investitori non sono felici ti prendono di mira e qualsiasi azienda potrebbe valere carta straccia dalla sera alla mattina.
” ma Davide, ora Merlin non è più quotata in borsa”
Vero, ma sembra che il modus operandi non pare sia cambiato molto.
Si fanno grandi investimenti, si inaugurano in pompa magna, ma dopo pochi mesi sono abbandonati a se stessi, senza una minima cura di farli durare nel tempo, senza preoccuparsi che gli ospiti rimangano stupiti come il primo giorno.
In questi anni non vedo amore, non vedo amore nelle piccole cose che rendono memorabili le grandi cose a cui tutti aspirano.
Per questo motivo mi rattristo quando vedo il parco numero 1 d’Italia elogiare cose che dovrebbero essere la norma per loro ed abbandonare cose che solo loro dovrebbero essere in grado di saper fare.
Se il capostipite di un settore fa così allora tutto il settore è legittimato a fare lo stesso ed il livello medio si abbassa di continuo.
Gardaland dovrebbe avere l’obbligo morale di fare da apripista, avere il coraggio di sperimentare, di innovare, di saper riconoscere gli sbagli e migliorare per il bene del settore.
Ecco perché questa settimana non pubblicherò nessuna recensione sulla nuova stagione appena inaugurata, andrò sicuramente a provare la novità di giugno ma non garantisco che farò una recensione.
Sono solo io che mi sento così oppure hai anche tu hai queste sensazioni quando vai al parco? Parliamone nei commenti
Non sei il solo… e purtroppo non solo Gardaland soffre di questa differente sensibilità nella gestione. Mirabilandia, per fare un esempio, versa nelle stesse condizioni di assenza di amore.
Spero che l’anno prossimo (tanto per quest’anno i giochi sono fatti) ci possa essere un qualche segnale di inversione di tendenza, anche se oramai sono abbastanza disilluso e pessimista.
Ciao Davide, volevo ringraziarti perché insieme alla coppia jack e efrem mi state facendo tornare bambino all’età di 35 anni. Apprezzo molto il tuo lavoro, apprezzo molto i tuoi video e le tue recensioni, e per questo ti dico che secondo me sbagli a non fare un video. Credo che un tuo parere e una tua recensione anche se completamente negativa possa aiutare NOI persone non addette ai lavori ad apprezzare di più un parco quando lo visitiamo, andando anche noi a vedere ogni singolo dettaglio e fare una “recensione” che perché no può dare una svegliata al gruppo che gestisce gardaland? Pensiamo in positivo, prendiamo questi lavori annunciati da Gardaland come un rilancio del parco e l’inizio di una nuova era. Poi magari fra 6 mesi 1 anno ci troviamo ancora qui e tiriamo le somme. E se non sarà cambiato nulla sarò il primo (anche se credo che il mio parere conti poco ahahaha) a darti ragione. Il gruppo lego credo non voglia far brutta figura in Italia e credo il meeting con universal e disney che ci sarà nel parco a breve darà nuova linfa. Detto ciò grazie per quello che fai sei una guida per noi “profani”. Ciao Davide grazie
Fare un video sull’incuria del parco non fa bene al settore, sarebbe un buon modo per fare visualizzazioni facili, ma non porterebbe a nulla se non a farmi dei nemici.
Ma perché dici ciò? Se la critica è fatta con obiettività e con sincerità non vedo il perché ti devi creare nemici. Anzi io apprezzo una persona che con tutta obiettività mi dice cosa va e cosa no per migliorare. Certo se spariamo a 0 su cose e persone è ovvio che bisogna attendere ripercussioni. Rispetto comunque la tua decisione è grazie per il confronto.
Devo dire che anche Disneyland Paris non ha più la magia dell inizio
Non ho mai amato particolarmente Disneyland Paris, ad oggi è super costoso per quello che offre.
Il parco principale non ha una nuova attrazione da circa 20 anni, ma a nessuno pare importare.
Gardaland dei nostri ricordi di bambino non c’è più. E penso che non ci sarebbe stato più nemmeno se fosse rimasto una “piccola” azienda indipendente. Il problema siamo noi, che non sappiamo emozionarci guardando qualcosa per il semplice fatto che non abbiamo più gli occhi dei bambini. E poi, in un mondo diventato interconnesso, dove in 2 ore da Venezia o da Milano puoi essere a Disneyland Paris piuttosto che a Rust, abbiamo termini di paragone differenti. Non più il luna park di paese, ma colossi del settore a livello mondiale…
Avere a disposizione la possibilità di viaggiare in modo comodo e veloce per visitare gli altri parchi non giustifica la gestione degli ultimi anni.
Europa Park non si addormenta sugli allori, investe costantemente per mantenere vive anche le attrazioni minori senza dimenticarsi dei grandi investimenti.
Avere più termini di paragone ed allargare gli orizzonti dovrebbe solo far bene alla competizione, ma sembra che a molti non interessi.
Pure io come te Davide condivido il tuo pensiero su Gardaland, nonostante abbia iniziato di recente a visitare parchi come Disneyland Paris (nel quale mi diverto decisamente di più) non posso dire che sia per questo perché ormai da anni mi viene difficile entrare nel parco, entro giusto per fare i soliti giri sulle montagne russe, attrazioni varie e poi scappo con direzione Movieland, per quanto possa essere più piccolo ormai negli ultimi anni trovo che sia un parco sempre in crescita e preferisco l’offerta che ha rispetto a Gardaland, mi sento più al centro dell’attenzione e trovo molto piacevoli le giornate li, spero comunque che col tempo Gardaland possa tornare a migliorare e donarci altre emozioni
Condivido pienamente quello che hai scritto, ogni singola parola.
Purtroppo la magia si sta spegnendo: sono dispiaciuta perché, abitandoci così vicino, l’ho sempre visto come un posto dove potevo liberare la mente, divertirmi e godermi al pieno le attrazioni senza fare troppa strada. Era quel “cosa facciamo oggi? Andiamo a Gardaland a mangiarci una pizza al Saloon e fare una giornata speciale insieme a Prezzemolo & Friends ; ad oggi manca proprio la scintilla.
E mi sa che per i 50 anni del parco non ci siano grandi premesse se non una “ripulita generale”.
Triste realtà!
Mi manca il vero Gardaland
Caro Davide è proprio cosi,è ti dico che vivendo in inghilterra dove praticamente tutto è della Merlin,ogni suo parco è cosi,niente di speciale,niente magia niente emozioni,sono solo attrazioni messe li a caso e fatte girare come puo essere una fiera di paese,ripeto vivendo in inghilterra sono tornato a Gardaland dopo tanti anni e ho davvero visto la mano di Merlin,ogni cosa che tocca la rovina,l unica soluzione sarebbe rivendere ad un privato….
Eh sì purtroppo non sei l’unico. Sara’ che anche io ho “assaggiato” molte concorrenze ad altri livelli e qui di si finisce inevitabilmente, anche se non si dovrebbe, a fare paragoni inutili, ma come per te, quando ero bambina, Gardaland era una tappa fissa, tutti gli anni!!Invece ora vedo davvero una trascuratezza che mi lascia allibita. Mirabilandia forse è messa anche peggio almeno Gardaland è ancora abbastanza pulita!!Un vero vero peccato.
Sfondi una porta aperta davide, condivido ogni singola parola.
Sono cresciuto con gardaland, era la gita annuale che aspettavo con tutto me stesso, per vivere una giornata in un altro mondo e lasciare tutto il resto fuori.
Quest’anno, con grande tristezza, ho interrotto il mio abbonamento annuale da quando ha cominciato ad essere disponibile, complice anche il fatto dell’innalzamento dell’altezza minima su molte attrazioni che mio figlio non può fare e anche per lo stato di degrado generale e di mal servizio che offre il parco. E la cosa mi riempie di tristezza.
Anche se in maniera meno ampia, ho avuto modo di visitare parchi esteri e americani e anche io come te avevo paura di essermi imborghesito ma poi ho riflettuto e non credo sia così e invito anche te a non pensarla così.
Nel documentario di immagineering c’e un importante passaggio che citano quando anche loro hanno avuto il loro momento “no” dei parchi a tema: “i parchi sono luoghi che vivono e respirano, se qualcosa non funziona, va cambiata per non deludere le aspettative del pubblico” e cosa più importante di tutte, non puoi gestirlo guardando solo i numeri in fondo ad un bilancio.
Purtroppo merlin si limita a guardare i numeri di una delle tante proprietà che hanno sparse per il mondo e se non vivi il parco in prima persona, questa cosa non potrà mai cambiare. Non è per accusare merlin, ma è la realtà dei fatti.
Concludo dicendo che la cosa che fa più arrabbiare è che noi appassionati non chiediamo il livello di tecnologia o immersività che trovi alla disney o universal, chiediamo semplicemente che quello che è fatto rimanga sempre curato, in una parola, manutenzione.
Disneyland paris non ha un’attrazione nuova da 20 anni, ma il parco è sempre in uno stato impeccabile. Questa è la formula giusta per questi luoghi unici.
Mi verrebbe da dirti di continuare a recensire le cose in maniera onesta e sincera, per quanto questa possa far male o dar fastidio a gardaland, nella speranza che dopo un po si rendano conto che le cose non vanno. Ma comprendo che la cosa possa ritorcersi contro nel percorso che hai intrapreso e possa ritorcersi contro.
Ho letto questo articolo e posso dire di essere d’accordo con te. Il problema è che Gardaland per un bambino trasmette ancora magia per gli appassionati dei parchi trasmette tristezza, quindi per la Merlin va bene cosi i bambini cresceranno e non si divertiranno più ma ci saranno sempre altri bambini. Purtroppo i fondi non aiutano, ad un fondo non importa creare più di tanto magia, o forse solo la magia di incassare. Sono tutti fondi con troppi parchi e il Budget per un singolo parco sarà sempre basso ma, capisco che oramai un privato non possa farsi carico della gestione. Io farei il tuo discorso su Gardalan un po’ per tutti i parchi divertimenti Italiani, forse solo per Magicland farei un eccezzione, solo per constatare come ogni anno sempre di più cliente sia visto come un portafoglio e un pollo da spennare. In Italia sappiamo fare impresa ma ce lo siamo dimenticati. Al momento solo Caribe bay crea emozioni ed è un parco acquatico,, quindi ho detto tutto
Caro Davide, con amarezza sono d’accordo con te. Gardaland ha sempre fatto parte anche della mia vita. Ho visitato il parco per la prima volta a tre anni, con i miei genitori. Da quel giorno del 1992, non ho mai smesso di andarci, ogni anno tra Giugno e Settembre. Per me era il giorno più bello dell’estate. Nel 2008 Gardaland mi ha vista varcare l’ingresso per la prima volta con il ragazzo che mi piaceva: è lì che ci siamo dati il primo bacio, su Flying Island, e quel ragazzo adesso è mio marito da otto anni. E quante volte, da allora, ci siamo tornati insieme! A Gardaland ho ricordi bellissimi, divertenti, emozionanti. Ha significato tantissimo per la me bambina, adolescente, giovane adulta. Ora da un anno e mezzo abito nell’Ile de France, a circa un’ora da Disneyland Paris. Ho il passaporto annuale e vado a Disneyland praticamente quasi ogni settimana. Nella stagione natalizia ci ho anche lavorato, ero Cast Member al Davy Crockett Ranch. Adoro la Disney, ma credimi se ti dico che non sono così affezionata a Disneyland come lo ero a Gardaland. E mi fa davvero rabbia sapere che il parco numero uno in Italia, il parco del mio adorato Prezzemolo, è ormai un’accozzaglia di giostre da luna park destinate a finire nell’oblio nel giro di una stagione. Da quando la Foresta Incantata è stata annunciata come grande novità, sapevo che Gardaland stava andando nella direzione opposta a quella che avrei voluto. Per non parlare del labirinto in quello che era il souk arabo, zona meravigliosa e ad altissimo potenziale. Sperare in un’inversione di rotta sembra quasi inutile.
Sono assolutamente d’accordo, Gardaland corre dietro al profitto a tutti i costi promuovendo costosi saltacoda dappertutto e installando nuove attrazioni mediocri con poca portata oraria proprio per vendere altri saltacoda.
E dopo le inaugurazioni sbandierate in lungo ed in largo per mesi le nuove attrazioni vengono lasciate al degrado ed all’incuria, come è successo per anni alla Valle dei Re, ai Corsari e adesso sta accadendo al nuovo labirinto.
Non è solo una questione di gruppo grande o piccolo perchè decisioni tempestive potrebbero essere prese anche se l’organizzazione è grande ma soprattutto di volontà rivolta esclusivamente al profitto usando ogni angolo di parco per vendere di tutto ma senza curare più i particolari e l’atmosfera