25 agosto 2012, ore 10:35
SBAMMM!!!
Io e la mia moto ci schiantiamo contro un furgone, ed a 33 anni la mia vita cambia per sempre.
In meglio.
Un attimo, un attimo, prima di arrivare lì e del motivo della nascita di Parks & Fun ti devo raccontare altro.
Da piccolo ho sempre amato i parchi a tema, come tanti asili negli anni 80, anche il mio organizzava l’annuale gita a Gardaland.
Ogni anno, prima di partire, nella mia cameretta pianificavo la visita al parco stilando la lista cronologica delle attrazioni che avrei fatto.
Amavo stilare e spuntare questa lista, tutti i miei amici utilizzavano la piantina del parco scarabocchiandola, ma per me quel pezzo di carta era un feticcio che andava mantenuto integro.
Gli anni passano, l’adolescenza mi ha un po’ allontanato da quel mondo, ma a 18 anni non appena ho ottenuto la patente non ho mai mancato l’appuntamento annuale con Gardaland.
La consapevolezza cresce ed anche la mia voglia di esplorare i parchi italiani.
Agli inizi degli anni 2000 ho sempre fatto conciliare le mie vacanze estive con una visita in qualche parco.
Ma nel 2006 ho una grande chance!
Io e la mia ragazza, che negli anni ha “sopportato” questa mia passione, troviamo un compromesso per la destinazione del nostro viaggio di nozze dell’anno seguente.
ANDIAMO IN FLORIDA!
Lei voleva vedere gli scenari della sua serie tv preferita Miami Vice, io visitare la Mecca dei parchi a tema Orlando.
Così iniziai in autonomia a mettere in piedi il nostro on the road di 20 giorni per la Florida.
Le informazioni in italiano sul web erano quasi nulle, siamo prima dell’esplosione dei social, prima dell’avvento dei travel blogger e Youtube era nato da pochi mesi.
Fallisco miseramente.
Mi affido ad un mio amico che, ai tempi, aveva un’agenzia viaggi e con il suo inestimabile supporto organizziamo quello che io e la mia futura moglie desideravamo.
La mia sete di informazioni non cala e fino al giorno prima delle nozze recupero informazioni per ottimizzare tutto al meglio.
A quel tempo avevo commesso il più comune degli errori, voler vedere il più possibile nel minor tempo possibile!
Visitammo 5 parchi in 5 giorni.
Fu massacrante, estenuante e stressante.
Una maratona folle che, se non fosse per le centinaia di foto che scattammo, non ricorderei quasi nulla.
Gli anni passano, la nascita di Federico ed i 1000 impegni mi fanno un po’ allontanare dai parchi a tema ma, ogni mattina nell’aprire la scatola del tè, quel profumo mi riportava immediatamente per un istante nel negozio Twinings ad EPCOT.
Torniamo a quella mattina del 25 agosto 2012
Era l’anno delle nostre vacanze in Puglia, tutto il mondo aveva deciso di essere li con noi, per evitare di restare bloccati in autostrada al ritorno, decisi di ripartire il venerdì così avrei anche avuto l’occasione di fare l’ultimo giro in moto.
Giro che non si è mai concluso perché dopo pochi chilometri un furgone mi tagliò la strada.
Non mi soffermo sui dettagli della lunga convalescenza ma, dopo 3 settimane, ho iniziato a muovere le dita e la prima cosa che volevo fare con quelle poche forze era avere il mio tablet tra le mani per far evadere la mia mente da quella stanza.
Tablet alla mano ho avuto un istinto naturale, una reazione innata, cercare su Youtube video di parchi a tema.
Con il trascorrere dei giorni quei video erano la mia cura, la mia evasione, ma solo dopo averne visti a decine mi sono accorto dell’esplosione dei vlog oltreoceano.
Così in quei 197 giorni di ospedale ho divorato il web, ho visto, letto, studiato, tutte le storie, tutte le attrazioni, tutte le mappe dei più grandi parchi a tema del mondo.
Era solo una ricerca personale, sono un curioso per natura, non c’era uno scopo oltre a quello di nutrire la mia mente.
Nel 2014 iniziai a fare i miei primi video nei parchi, quando ero piccolo mio padre aveva una telecamera, da adolescente la usavo per riprendere le stupidate che facevo con i miei amici niente di più, le basi per fare dei video le avevo.
Nel febbraio del 2015 tornai ad Orlando dove riuscii finalmente a mettere in atto tutto ciò che avevo imparato in quegli anni.
Organizzai tutto io:
- Volo
- Noleggio auto
- Alloggio
- Biglietti parchi
- Fastpass
- Prenotazione ristoranti
Tutto in ogni minimo dettaglio, tutto per 7 persone.
Alla fine del viaggio mi dissi “cavolo, tutto è filato liscio” tranne una cosa, i video erano orribili, non erano altro che dei filmini delle vacanze.
Un disastro.
Ma non mollo!!
In quei mesi in Italia stavano emergendo i travel vlogger quindi mi misi a studiare i loro video, le inquadrature, la musica i software di montaggio, tutto.
In preda alla follia pura riprogrammo il ritorno ad Orlando, identica alla precedente, non volevo cambiare una virgola, cosi da potermi concentrare maggiormente sulla creazione dei video.
Fu così che il 3 gennaio 2017 girai il mio primo vero vlog.
Non avevo ancora pensato ad un nome da dare al progetto, ero solo concentrato a diffondere informazioni, volevo aiutare gli altri appassionati.
Tornato a casa iniziai a montare i video , prima di pubblicarli mandai il primo ad un mio amico designer di New York che mi disse:
“buchi il video, la tua passione è contagiosa! pensa seriamente a questo progetto”
Misi tutto in pausa fino anche non avrei trovato un nome ed un logo che mi rappresentasse.
Il 1° aprile 2017 apro la pagina Facebook di Parks & Fun e carico il primo video.
L’idea piace arrivano i primi like, i commenti e le condivisioni, ma soprattutto intorno al progetto si crea una community di veri appassionati che hanno la necessità di reperire informazioni sui parchi di Orlando.
Ma i messaggi più emozionanti arrivano dalle persone che guardano i miei video per mettere la loro vita in pausa per qualche minuto e viaggiare con la mente, come feci io per molti giorni in quella stanza di ospedale.
Parks & Fun è stata, ed è tutt’oggi, la mia cura.
Mi auguro che sia anche la tua.
Ora che hai letto ma mia storia puoi anche guardarla in questo video realizzato da Pika Palindromo per il suo format Storyteller